Come mi difendo dalle società di recupero crediti?

Massimiliano Pinzuti • 27 ottobre 2024

Non Puoi Pagare la Rata? Ecco Cosa Devi Sapere per Difenderti

Bisogna onorare sempre i propri impegni. Questo è vero.


Ma non sempre è possibile nonostante tutto il nostro impegno.


Disgrazie, malattie, licenziamenti, separazioni sono solo alcune delle cause che possono portarci a rimanere indietro con le rate delle finanziarie e delle banche. Nella vita può succedere, soprattutto in un periodo di crisi dove le ditte chiudono.


Il fatto di rimanere indietro con le rate dei finanziamenti non autorizza però le società di recupero crediti a terrorizzarci con mezzi scorretti, bugie e in maniera ossessiva e aggressiva al limite dello stalking.


Non so se lo sai ma le società di recupero credito guadagnano in base a quanto riescono a recuperare e a volte sono disposte a utilizzare pratiche scorrette pur di guadagnare la provvigione. Spesso non è colpa della persona del call center che chiama, ma è proprio la procedura scorretta della società per cui opera.


Cioè da una parte ci siamo noi, mortificati dal fatto che non siamo in grado di pagare la rata, e dall'altra parte ci sono tre soggetti coalizzati a recuperarla: l'istituto di credito , la società di recupero e il recuperatore.


Davvero una lotta impari.



Ma abbiamo dei diritti.


I diritti del debitore: quali sono i miei diritti in caso di ritardo nel pagamento della rata?

Abbiamo alcuni diritti definiti per legge.


la società di recupero crediti non può chiamare con il numero nascosto: il numero di chi chiama deve sempre essere visibile.


Il recuperatore deve presentarsi e dire il suo nome e cognome e per quale società di recupero credito opera e da quale istituto credito è stato incaricato. Cioè non si può presentare come dipendente diretto dell'istituto di credito, ma deve specificare in modo evidente che è una società esterna. Quindi è tuo diritto chiedere il nome è cognome di chi chiama e per quale società opera. Se il recuperatore non lo vuole dire è già indice del fatto che si sta comportando in maniera illegale.


Spesso i telefonisti si presentano come avvocato o come impiegati dell'ufficio legale dell'istituto di credito. Ammesso che sia vero che il telefonista sia davvero un dottore in legge, hai già capito che lo scopo di evidenziare il titolo serve per intimidirci.


Per quanto riguarda gli orari e la frequenza delle telefonate, il garante della privacy ha più volte parlato di un divieto di chiamare ad orari irragionevoli e con frequenza superiore al dovuto.


Questo significa che il call center può chiamare solo negli orari di lavoro e non può chiamare più volte nella stessa giornata.


Il call center non può chiamare in luoghi diversi dalla residenza o dal domicilio o dal luogo indicato in fase di conclusione del contratto di prestito. E' vietata la telefonata presso il posto di lavoro, presso i parenti, presso gli amici.


La ricerca del numero di telefono del debitore spesso avviene acquisendo informazioni da parenti, colleghi o vicini di casa. In questo caso il call center non deve rivelare le finalità di tale richiesta.


L’operatore del call center non può registrare la telefonata senza il consenso del debitore.

Invece noi possiamo. Se il call center ci ha contattato al nostro numero abbiamo il diritto di registrare la telefonata se riteniamo che il comportamento dell'operatore sia scorretto e vogliamo fare denuncia (per la Cassazione è lecito registrare una conversazione tra soggetti presenti, all’insaputa di questi, per tutelarsi in giudizio).


Il recuperatore, naturalmente, non può usare un linguaggio offensivo, aggressivo, volgare e violento. In questo caso si potrebbe anche valutare una querela per ingiuria.

E l'eccessiva insistenza può essere considerato stalking (atto persecutorio).


Nel caso il recuperatore venga a casa è tuo diritto non aprire. Il recuperatore non è un pubblico ufficiale.


Una ultima considerazione: nel caso la società di recupero sia solo mandataria per l'istituto di credito per recuperare delle somme, questo è corresponsabile del comportamento tenuto dalla società di recupero e, quindi, ha il dovere di controllare il comportamento tenuto dai recuperatori.


I Tuoi Diritti: Quello che le Società di Recupero Non Vogliono che Tu Sappia

Un consulente esperto ti può aiutare a fare chiarezza. Ma intanto, sappi questo:



  • Telefonate: Devono Essere Rispettose e nei Limiti della Legge
    Le società di recupero crediti non possono chiamarti con un numero nascosto, e il recuperatore deve identificarsi chiaramente. Se si rifiuta di farlo, stai già assistendo a una pratica scorretta.
  • Non Possono Minacciarti con Bugie
    Frasi come "Ti mandiamo subito l’ufficiale giudiziario" o "Mettiamo la tua casa all'asta" sono spesso bluff usati per farti paura. Se hai ritardato una rata di un prestito personale, nessuno può portarti via la casa dall'oggi al domani.
  • Puoi Registrare le Telefonate
    Se ti senti minacciato o trattato in modo scorretto, hai il diritto di registrare le chiamate come prova. La legge è dalla tua parte.

Smontiamo le 4 principali bugie delle società di recupero crediti.

Per convincerci a pagare a tutti i costi e subito, alcune società di recupero crediti utilizzano delle tecniche scorrette che fanno leva sulla paura di conseguenze gravi e irreversibili.


È ora di fare chiarezza e smontare le bugie più frequenti:


  1. "Paga Subito o Ti Segnaliamo al CRIF"
    È vero solo se sei in arretrato di almeno due rate. E ricorda: la cancellazione dalla lista dei cattivi pagatori avviene automaticamente dopo un certo periodo.
  2. "La Casa Finirà All'Asta"
    Questa è una tattica spaventosa ma spesso ingannevole. Una singola rata in ritardo non può mettere la tua casa in pericolo.
  3. "Ti Mandiamo l'Ufficiale Giudiziario"
    Una procedura del genere richiede tempo e riguarda casi specifici come assegni protestati. Non cadere in questo tranello.
  4. "Un Recuperatore Verrà a Casa Tua"
    È vero che potrebbero mandare un addetto al recupero, ma sappi che non è un pubblico ufficiale e tu hai il diritto di non aprire la porta.

Come Uscire da Questa Situazione: La Soluzione Esiste

Adesso conosci quale deve essere il comportamento di una società di recupero crediti seria.


Tu non sei in cattiva fede. Solo che attualmente non puoi pagare la rata.


Spesso il ritardo dei pagamenti è dovuto al fatto che hai troppe rate oppure le rate sono troppo alte. Si potrebbe ragionare su un prestito personale per consolidare i prestiti, per "riunirli" e avere una rata più comoda e facile da pagare. Ma se ci sono dei ritardi di pagamento non puoi fare un prestito personale. L'istituto di credito che valuta l'operazione, una volta individuato che ci sono delle rate in ritardo accedendo al CRIF, molto probabilmente, respingerebbe la richiesta.


Invece puoi richiedere la cessione del quinto perchè questa è richiedibile anche in presenza di ritardi , segnalazioni e protesti. Puoi valutare la cessione come il salvagente per chiudere tutti i finanziamenti che hai e farne uno solo.


Se i recuperatori ti stanno addosso, valuta con noi la cessione del quinto. Nel caso l'operazione sia impostabile contatteremo noi la società di recupero per confermare che è in atto una operazione che ha lo scopo di sanare la posizione.


E così potrai ricominciare a "respirare".


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Ora sai che ci sono soluzioni e che non sei obbligato a subire le minacce di chi vuole recuperare un credito a qualsiasi costo. Fai il primo passo verso la libertà e contatta un consulente che ti possa guidare con competenza e umanità. Perché nella vita, le lotte impari sono quelle che affrontiamo da soli.

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