Hai un pignoramento? Si può comunque accedere alla cessione del quinto (e quando conviene davvero)

✅ Introduzione: una domanda frequente
"Se ho un pignoramento in busta paga posso chiedere un prestito con cessione del quinto?"
È una delle domande che mi viene rivolta più spesso da chi è in difficoltà finanziaria, magari dopo aver già avuto un rifiuto da parte di altri operatori.
La risposta breve è: sì, in molti casi è ancora possibile accedere alla cessione del quinto, ma ci sono regole precise, limiti da rispettare e strategie per farlo nel modo corretto. Vediamole insieme.
🔍 Quando si può fare la cessione del quinto con pignoramento?
Le compagnie assicurative e le banche valutano ogni caso in base a:
- Tipologia di pignoramento (alimentare o ordinario)
- Percentuale delle trattenute già presenti in busta paga
- Montante richiesto
- TFR disponibile
Ecco le principali casistiche:
🟡 CQS + Pignoramento (alimentare o non):
✅ Possibile entro il 40% dello stipendio netto.
🟢 CQS + Pignoramento + Delegazione di pagamento:
✅ Possibile entro il 50% (rispettando il limite massimo di trattenute).
🔵 CQS + Trattenuta alimentare (non pignoramento):
✅ Ammessa entro il 50% dello stipendio.
⚠️ Ogni compagnia può avere regole diverse: alcune richiedono preaccettazione, altre escludono determinati casi. Per questo è importante un consulente esperto che sappia con quale compagnia conviene lavorare in ogni situazione.
📄 Quando serve la preaccettazione?
La
preaccettazione è una sorta di “via libera preliminare” che la compagnia può richiedere prima di procedere con la pratica.
Quasi tutte le compagnie la
richiedono in presenza di pignoramento, soprattutto se:
- Il pignoramento ha un residuo elevato
- Si tratta di terza trattenuta
- Il montante richiesto supera determinate soglie (es. 60.000 € o 90.000 €)
❓ Si può valutare la terza trattenuta anche per un dipendente privato?
Sì, in alcuni casi è possibile valutare la terza trattenuta anche per i dipendenti del settore privato, ma si tratta di situazioni molto delicate e da analizzare con attenzione.
Le compagnie assicurative sono in genere più restrittive sui privati rispetto ai dipendenti pubblici o parapubblici, e l’assunzione di rischio è più alta. Tuttavia, alcune compagnie prevedono la possibilità di operare anche in presenza di una terza trattenuta, a patto che:
- La somma complessiva delle trattenute non superi il 50% dello stipendio netto
- L'azienda del dipendente abbia un buon scoring o profilo finanziario (numero dipendenti, bilanci in utile, tipo di contratto, ecc.)
- Sia presente TFR accantonato e disponibile, con rapporto minimo richiesto tra TFR e montante
- La pratica venga sottoposta a preaccettazione, con tutta la documentazione reddituale e contributiva completa
Va anche ricordato che alcune compagnie escludono categoricamente le terze trattenute per i privati, o richiedono una coesistenza specifica (es. solo cessione + pignoramento, senza delega).
👉 Conclusione: la terza trattenuta per un dipendente privato non è esclusa a priori, ma va gestita con esperienza, compagnie giuste e una valutazione molto attenta del datore di lavoro.
📌 Esempio pratico: si può fare la delega come terza trattenuta?
Situazione:
- 👤 Dipendente pubblico
- 💰 Stipendio netto: 1.600 euro
- 📄 Cessione del quinto in corso: 320 euro (non rinnovabile)
- ⚖️ Pignoramento in corso per multe stradali: 100 euro
- ❓ Richiesta: si può aggiungere una delega?
📊 Calcolo delle trattenute:
- Cessione del quinto: 320 €
- Pignoramento: 100 €
- Totale trattenute attuali: 420 €
- Percentuale sullo stipendio: 26,25%
👉 Se aggiungiamo una nuova delega da, ad esempio, 200 €, il totale delle trattenute salirebbe a:
- 320 + 100 + 200 = 620 €
- Percentuale sul netto: 38,75%
🟢 Risultato: tecnicamente è possibile!
💡 Quando conviene davvero?
Conviene se:
- Vuoi consolidare i debiti e liberarti da pignoramenti o deleghe esistenti
- Hai un contratto stabile e un TFR sufficiente
- Hai ricevuto un pignoramento che pesa sulla tua busta paga, ma hai ancora margine per una nuova rata
- Vuoi rientrare nel circuito del credito in modo pulito e tutelato
❌ Quando NON è possibile
- Se la somma delle trattenute supera il 50% dello stipendio
- Se il TFR è interamente vincolato e insufficiente
- Se la compagnia ha escluso la tua tipologia di datore di lavoro o situazione specifica (ad esempio, ci sono restrizioni per alcune cooperative o enti con appalti temporanei)
🎯 Conclusione: servono esperienza e strategia
La cessione del quinto è
una grande opportunità anche per chi ha un pignoramento, ma serve
conoscenza tecnica dei criteri delle varie compagnie e un approccio strategico.
Non è un “prestito per tutti”, ma
può essere la chiave per ripartire.
✍️ Se hai un pignoramento e vuoi sapere se puoi accedere alla cessione del quinto, contattami.
Analizzeremo insieme la tua situazione in modo riservato, senza impegno, e ti dirò se e come è possibile intervenire per migliorare la tua situazione.
📍 Opero a Reggio Emilia, Modena e Parma, anche online in tutta Italia.
Scrivimi anche su WhatsApp per una consulenza veloce.









