Cos’è l’atto di benestare della cessione del quinto dello stipendio?

Che cos'è l'atto di benestare?
L’atto di benestare è l’ultimo tassello di un percorso che porta alla liquidazione del prestito tramite cessione del quinto dello stipendio. In altre parole, è il documento finale che serve per sbloccare i fondi.
Come funziona?
La finanziaria notifica il contratto di prestito alla tua azienda tramite PEC. La tua azienda, a sua volta, deve firmare l’atto di benestare e restituirlo sempre tramite PEC. Con questo atto, la ditta:
Conferma di aver ricevuto il contratto.
Si impegna a trattenere l’importo della rata dalla tua busta paga e a versarlo direttamente alla banca, rispettando le norme previste dal D.P.R. 180/50 e successive modifiche.
Cosa succede se hai altri finanziamenti in corso?
Se sulla tua busta paga ci sono già rate di altri prestiti, l’atto di benestare specifica quali verranno estinti (ad esempio, per un rinnovo) e quali invece resteranno in coesistenza con il nuovo prestito.
Inoltre, il tuo TFR (Trattamento di Fine Rapporto) viene vincolato alla finanziaria per tutta la durata del finanziamento. Questo significa che l’azienda non può erogarti anticipi sul TFR senza una specifica autorizzazione.
E se il rapporto di lavoro dovesse cessare? L’azienda è obbligata a trattenere eventuali indennità fino alla chiusura del prestito.
La firma dell’atto di benestare è obbligatoria?
La legge garantisce ai lavoratori dipendenti il diritto alla cessione del quinto, ma non obbliga le aziende a firmare l’atto di benestare. Ecco cosa può succedere:
- La ditta firma l’atto di benestare: In questo caso, la finanziaria procede rapidamente all’erogazione del prestito.
- La ditta non firma, ma emette una dichiarazione sostitutiva: L’azienda invia una dichiarazione su carta intestata in cui conferma che procederà con l’addebito delle rate. Questo è sufficiente per sbloccare il prestito.
- La ditta non firma nulla, ma addebita le rate: In questo caso, si attende la prima trattenuta sulla busta paga per avere conferma che l’operazione è andata a buon fine. Solo allora il prestito viene erogato.
Attenzione! In quest’ultimo scenario, potresti trovarti con la prima rata addebitata prima di ricevere il prestito, ma non preoccuparti: i tempi di liquidazione sono solitamente molto rapidi.
Quanto tempo serve per il rilascio del benestare?
Dipende dall’azienda per cui lavori. In teoria, firmare l’atto di benestare richiede pochi minuti:
- Si verificano i dati sul TFR.
- Si controllano eventuali provvedimenti disciplinari o pignoramenti.
Tuttavia, nella pratica, i tempi possono allungarsi se:
- L’ufficio amministrativo è molto impegnato.
- Il legale rappresentante dell’azienda non è disponibile.
Nella nostra esperienza, la maggior parte delle aziende gestisce l’atto di benestare in 1-3 giorni lavorativi.
Rinnovo della cessione del quinto o delega: cosa cambia?
Nel caso di un rinnovo, l’atto di benestare indica chiaramente:
- Quali impegni in busta paga verranno estinti dalla nuova operazione.
- Quali rimarranno attivi.
Se l’azienda vuole ulteriore sicurezza, può richiedere documentazione aggiuntiva, come il conteggio di estinzione o la liberatoria. Questo può allungare leggermente i tempi, ma fa parte di una procedura trasparente e corretta.
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