Prestiti personali per artigiani: una guida pratica
Massimiliano Pinzuti • 30 novembre 2024
Gli artigiani con partita IVA spesso si trovano a dover affrontare spese personali o professionali che richiedono liquidità. Per queste esigenze esistono due tipi di finanziamento principali: il prestito aziendale e il prestito personale. La scelta dipende dalla finalità del prestito e dalle condizioni richieste.
Prestiti aziendali vs. prestiti personali
Un prestito aziendale è strettamente legato alla partita IVA e si rivolge alle esigenze della ditta. Tra le caratteristiche principali:
- Finalità specifica: È necessario indicare il motivo del prestito, come l’acquisto di un macchinario, l’espansione aziendale o altri investimenti professionali. Questa motivazione va spesso supportata da un business plan o documentazione giustificativa.
- Valutazione approfondita: L’istituto di credito analizza bilanci aziendali, estratti conto e altri dati finanziari per assicurarsi della solidità della gestione.
- Gestione fiscale: Il prestito aziendale, essendo legato alla partita IVA, deve essere valutato in collaborazione con il consulente fiscale o il direttore finanziario, in quanto avrà un impatto sulla contabilità aziendale. Le rate verranno addebitate direttamente sul conto corrente della ditta.
Al contrario, un prestito personale:
- È legato al codice fiscale dell’artigiano e non alla partita IVA.
- Pur richiedendo una motivazione per legge, non necessita di giustificativi o business plan, rendendolo più semplice e rapido da ottenere.
- L’importo ricevuto verrà accreditato sul conto corrente personale dell’artigiano, senza coinvolgere direttamente la gestione contabile dell’impresa.
- Può essere utilizzato per esigenze private o, in parte, per coprire spese legate all’attività, offrendo maggiore flessibilità.
Quando scegliere un prestito personale?
Il prestito personale è particolarmente adatto quando:
- Si ha bisogno di liquidità per motivi privati, come spese familiari, sanitarie o legate alla propria casa.
- L’importo richiesto non supera i 50.000 €, poiché in questo caso la procedura è più snella e veloce.
- Si desidera evitare una valutazione approfondita dell’andamento aziendale, che potrebbe ritardare l’erogazione del finanziamento.
I vantaggi di un prestito personale per artigiani
- Flessibilità d’uso: L’importo può essere utilizzato liberamente, senza rendicontazioni obbligatorie.
- Maggiore velocità: I tempi di erogazione sono generalmente più brevi rispetto a un prestito aziendale.
- Semplicità documentale: Non servono bilanci aziendali o estratti conto specifici.
- Accessibilità: Anche chi ha avuto difficoltà a ottenere un prestito aziendale può spesso accedere a un finanziamento personale, purché abbia una buona affidabilità creditizia.
Quali sono i requisiti principali?
Anche se i prestiti personali sono più accessibili, gli artigiani devono soddisfare alcuni requisiti di base:
- Buona affidabilità creditizia: La presenza di ritardi o insolvenze nelle banche dati (come la CRIF) potrebbe complicare l’accesso al prestito.
- Reddito dimostrabile: Anche per prestiti personali, gli istituti di credito verificano la capacità di rimborso attraverso l’analisi dei redditi personali.
Come richiedere un prestito personale per artigiani?
- Valutare la propria situazione creditizia: Richiedere una visura CRIF per verificare eventuali segnalazioni.
- Confrontare i prodotti: affidarsi a un consulente esperto per trovare la soluzione più vantaggiosa.
- Preparare i documenti richiesti: Di solito includono carta d’identità, codice fiscale e dichiarazione dei redditi.
- Inviare la richiesta: Una volta raccolti i documenti, la pratica può essere avviata rapidamente, con risposta spesso entro pochi giorni.
Perché affidarsi a un Consulente prestiti?
La scelta di un prestito richiede competenza e analisi personalizzata. Un Consulente prestiti a Reggio Emilia come me può aiutarti a:
- Valutare le opzioni disponibili: Ci sediamo insieme e analizziamo attentamente la tua situazione finanziaria, valutando con cura le entrate, le uscite e i tuoi progetti futuri. Decidiamo insieme se sia opportuno richiedere un nuovo prestito o se sia più vantaggioso consolidare i finanziamenti esistenti, assicurandoci di scegliere la soluzione migliore per le tue esigenze.
- Ottimizzare tempi e costi: Garantendo il miglior equilibrio tra condizioni finanziarie e durata del prestito.
- Guidarti nella scelta: Valutando insieme se optare per un prestito personale o aziendale in base alle tue necessità specifiche.
Hai bisogno di un prestito? Contattami ora!
Se sei un artigiano in cerca di soluzioni flessibili per le tue esigenze personali o professionali, sono qui per aiutarti. Contattami su WhatsApp al 328 2354171 e fissiamo un appuntamento per discutere delle tue necessità. Con oltre 20 anni di esperienza, il mio obiettivo è offrirti il supporto che meriti, con trasparenza e professionalità.
Se hai attivo un prestito e vuoi rimborsarlo anticipatamente, il primo passo è richiedere il conteggio estintivo alla finanziaria che lo ha erogato. Basta inviare una semplice email alla finanziaria, allegando un documento d’identità e specificando il numero di contratto del prestito. Ogni istituto ha un indirizzo email dedicato per queste richieste, e per semplificarti la vita, ho raccolto in questo articolo i contatti delle principali finanziarie.
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Pasqua e prestiti: cosa c'entra la rinascita con il tuo mutuo (o con la tua situazione finanziaria)?
Pasqua è rinascita. Punto.
È il momento dell’anno in cui tutto parla di nuovo inizio: la primavera sboccia, la luce ritorna più forte del buio e, spiritualmente, è la celebrazione di una trasformazione profonda.
Ora, ti starai chiedendo: "Ma cosa c'entra tutto questo con un prestito o un mutuo?"
C’entra eccome.
Hai mai avuto il dubbio che gli interessi di un prestito fossero troppo alti?
Ti sei mai chiesto se una rata potesse essere considerata "usuraria" secondo la legge?
Se la risposta è sì, allora stai per leggere l’articolo di riferimento che chiarisce tutto una volta per tutte.
(Cronache di un cercatore di credito perduto)
C’era una volta, in una tranquilla cittadina emiliana, un uomo chiamato Lorenzo. Una persona comune, un po’ sognatore, un po’ pratico. Aveva deciso di sistemare casa, rendendola più efficiente e accogliente per la sua famiglia. Per farlo, gli serviva un finanziamento. Nulla di strano, in teoria. Ma come spesso accade nei racconti, anche questa impresa si rivelò ben più complessa del previsto.
Viviamo in tempi in cui basta una spesa imprevista o un ritardo nello stipendio per far saltare l’equilibrio finanziario, e la rata del mutuo può diventare un peso difficile da sostenere. Se ti trovi o ti sei trovato in questa situazione, sappi che non sei solo. Ma sappi anche che ignorare il problema può costarti davvero caro.
La chiamano desertificazione bancaria, e non è solo una definizione suggestiva. È un fenomeno reale, concreto, che colpisce territori, famiglie e imprese. Secondo l'ultimo rapporto dell'Osservatorio sulla desertificazione bancaria di First Cisl , nel 2024 le banche italiane hanno chiuso altri 508 sportelli, facendo scendere il numero totale di filiali a meno di 20mila. Solo nell’ultimo trimestre dell’anno ne sono stati chiusi 432, lasciando 82 comuni senza alcun punto fisico di riferimento.
Hai mai provato quella sensazione di essere intrappolato in un percorso senza uscita? Vai in banca per un mutuo o un prestito e ti senti dire:
🚫 "Non rientri nei parametri." 🚫 "Dovresti avere più garanzie." 🚫 "Ci dispiace, ma non possiamo aiutarti."
Benvenuto nella consulenza finanziaria tridimensionale
L’anticipo può essere una soluzione molto utile per chi ha necessità immediate di liquidità, ma è importante fare attenzione. Alcune finanziarie sfruttano questa esigenza per applicare tassi di interesse più elevati, giustificando il costo aggiuntivo con il rischio anticipato che stanno assumendo. È quindi fondamentale valutare bene se conviene aspettare la scadenza naturale della rinnovabilità, ottenendo così condizioni più vantaggiose, oppure accettare un acconto sapendo che il costo complessivo potrebbe essere più alto.
Richiedere un anticipo del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) mentre si ha una cessione del quinto dello stipendio in corso è una procedura delicata che richiede attenzione e una corretta comprensione delle implicazioni. La cessione del quinto è una forma di prestito in cui le rate vengono trattenute direttamente dalla busta paga, con il TFR spesso utilizzato come garanzia per l'istituto finanziatore. Questo vincolo può influenzare la possibilità di ottenere un anticipo sul TFR.
